INCONTRO DIBATTITO “LA MAFIA E LE STRAGI DEL 1992: la resistenza della società civile contro la ferocia dei boss”

 

LA MAFIA E LE STRAGI DEL 1992: LA RESISTENZA DELLA SOCIETÀ  CIVILE CONTRO LA FEROCIA DEI BOSS

 

Incontro appassionante e appassionato quello vissuto martedì u.s. dalla comunità del Pitagora nell’Auditorium di via Repaci.

L’Associazione Libera, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Filosofia, Religione e Diritto del nostro Liceo, ha organizzato un bellissimo convegno dal titolo  “La mafia e le stragi del 1992: la resistenza della società civile contro la ferocia dei boss”.

Dopo i saluti della Dirigente Scolastica, sono intervenuti Franca Ferrami (referente del Presidio Libera Cosenza “S. Cosmai”), Gabriele Presti (Dirigente della Squadra Mobile di Cosenza), Dario Pini (Comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Cosenza), Giap Parini (sociologo – docente Unical), Peppino Mazzotta (attore), Enzo Infantino (volontario internazionale), Attilio Sabato (giornalista e scrittore).

L’incontro è stato moderato da Arcangelo Badolati (giornalista e scrittore) ed è stato arricchito dalla partecipazione  della presidentessa del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, d.ssa Monica Perri.

Protagoniste dell’evento anche le giovani “Sentinelle della legalità” , il gruppo di studenti del Pitagora che, nell’ambito del “Progetto legalità” operante nella nostra scuola ormai da molti anni, costituisce una squadra di ragazzi che ha scelto di vivere il “qui e ora” in maniera non superficiale e distratta ma alla luce dell’impegno civico.

Nel loro intervento le Sentinelle Christian e Micaela hanno raccontato come sia possibile realizzare  “la nuova alba della legalità” ed essere  “promotori del cambiamento” attraverso una precisa “scelta di campo” che si concretizza innanzitutto nelle azioni quotidiane riguardanti la loro vita di studenti e di giovani cittadini: la denuncia dei comportamenti e delle attività illecite dell’ ambiente di vita e del territorio, la promozione e la tutela dell’ambiente , la discussione e il dibattito sui temi della legalità tramite attività di cineforum, l’indagine e l’approfondimento di temi quali il bullismo, il cyberbullismo,  la ludopatia e altre forme di dipendenza, l’impegno nel volontariato ed una sempre più stretta collaborazione con l’Associazione Libera.

Gli interventi che si sono succeduti sono stati tutti di forte impatto emotivo e hanno saputo parlare alla mente e al cuore dei tanti studenti e adulti convenuti in platea.

Enzo Infantino, citando Antonio Gramsci, ha invitato i ragazzi a fuggire il cancro dell’indifferenza di cui si alimenta la mafia per mantenersi forte; Peppino Mazzotta ha sottolineato la necessità di essere sempre grati a Giovani Falcone e agli altri uomini e donne coraggiosi che hanno combattuto la mafia perché ci hanno dimostrato con il loro impegno e, a volte, con il sacrificio estremo della vita che si può e si deve vivere nutrendosi di ideali alti; Giap Parini ha invitato i giovani a “coltivare la bellezza autentica”, prendendo le distanze dalla bruttezza dell’illegalità e della mafia, che costringono all’isolamento e alla paura. Dai relatori è arrivato l’invito a non abbassare mai la guardia perché, anche se non ce ne accorgiamo, la mafia condiziona fortemente, e ovviamente in senso negativo,  il livello di benessere della società nella quale viviamo e la qualità della nostra vita.

Nel corso dell’incontro-dibattito la referente di Libera Cosenza, dott.ssa Ferrami, dopo aver illustrato gli scopi dell’Associazione che rappresenta, ha voluto ringraziare l’organizzatore e moderatore dell’evento, Arcangelo Badolati, e le docenti Isgrò, Palopoli, Conticchio e Nitti impegnate nel Progetto Legalità, che hanno saputo essere guide sicure per le Sentinelle, sostenendole nel loro percorso di crescita umana e civile.