Convegno 13 marzo 2023 “Sentinelle della legalità”

 

LIBERA

100 passi al 21 marzo

 

Nella giornata del 13/03/2023 una rappresentanza di studenti del “Liceo Scientifico Linguistico e Scienze Applicate Pitagora” facenti parte del gruppo delle Sentinelle della legalità  hanno partecipato al convegno organizzato dall’associazione “Libera”, organizzazione contro le mafie, dal titolo “100 passi verso il 21 marzo”.

Dopo l’ intervento del Sindaco di Cosenza Franz Caruso, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati ha introdotto le testimonianze di Antonella Dodaro, Maria Rosaria Cesarini e Luigina Violetta, rispettivamente figlia di Mario Dodaro, moglie di Fazio Cirolla e moglie di Luigi Gravina, tutti e tre vittime innocenti di mafia.

Il giornalista A. Badolati ha raccolto per prima la testimonianza di Antonella Dodaro, che ha raccontato agli intervenuti la storia del padre Mario, imprenditore a Castrolibero, che nel 1982 venne aggredito da due mafiosi sulla porta di casa, avendo la sola “colpa” di non aver voluto pagare il “pizzo” richiesto dai criminali. Antonella, appena quattordicenne, assistette all’agonia del padre, al quale una pallottola recise la carotide, prima della corsa inutile in ospedale. Fino a quel tragico evento la loro vita era stata meravigliosa: Mario Dodaro era stato un padre amorevole e un uomo rispettoso della legge, non disponibile a piegarsi ai ricatti della ‘drangheta perché questo avrebbe significato la rinuncia alla libertà e alla dignità e la schiavitù per tutta la vita. In seguito a quel vile assassinio tre persone vennero arrestate, venendo poi però assolte. Ancora oggi giustizia non è stata fatta perché non si conoscono i mandanti dell’omicidio Dodaro e questo rappresenta motivo di ulteriore sofferenza per la famiglia, la quale tuttavia, ha trovato un importante sostegno nell’associazione “Libera” che ha riconosciuto Mario Dodaro quale vittima innocente di mafia. Anche il suo nome, insieme a quello di molti altri, è stato ricordato in occasione della “Manifestazione nazionale in memoria delle vittime innocenti di mafia” tenutasi  il 21 marzo scorso a Milano.

Nel corso del convegno sono poi seguite le testimonianze delle vedove di Luigi Gravina, (piccolo imprenditore coraggioso di Paola che nel 1982 si oppose alla mafia e la denunciò consapevole dei rischi che correva) e di Fazio Cirolla (operaio quarantaduenne di Cassano allo Jonio, colpevole di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato, ucciso nel 2009 dalla ‘ndragheta “per errore”, davanti agli occhi del figlio ancora bambino.

La giornata di riflessioni è stata poi arricchita dalla lettura di passi antologici ad opera degli artisti della compagnia del Teatro dei Flaci.

Le toccanti testimonianze delle tre donne intervenute hanno commosso profondamente l’uditorio e hanno reso i partecipanti ancora più consapevoli della necessità di combattere la mafia con tutte le forze, anche contrastando nel quotidiano quella cultura della mafiosità che purtroppo serpeggia, apparentemente innocua, persino fra i giovani inquinando e guastando  i rapporti e rendendo tutti meno liberi e meno civili.

Sara Cavaliere (VBSA, Sentinella della Legalità)